Evento “Un Mondo di Natale”

Con piacere vi invitiamo a questo evento in collaborazione con Parmakids.

** NATALE IN GRECIA **

Domenica 4 dicembre, ore 16.00 – Racconti e suoni con degustazione.

Scoprite con noi come festeggiano il Natale i bambini in Grecia. Lo sapete che non ci sono né albero né regali per loro? Una tradizione tutta da scoprire tra parole, suoni, musiche e… tanti gustosi assaggi di dolci tipici greci!

L’evento si terrà presso Laboratorio Aperto del Complesso di San Paolo (Vicolo delle Asse – Parma), a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria tramite APP Parma 2020+21.

Vi rimandiamo all’articolo sul sito di Parmakids per gli altri eventi della stessa rassegna.

Seminario di Danza Greca – 20 novembre 2022

Chi era presente alla festa di giugno lo sa: ritrovarsi dopo tanto tempo durante il quale gli eventi dal vivo erano impossibili da organizzare è stato meraviglioso. 

Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal numero dei partecipanti che è stato elevato, tant’è che abbiamo dovuto dichiarare dopo poco tempo il sold out.
Abbiamo ricevuto molti complimenti, e vedere che siete stati bene e vi siete divertiti è stata la miglior ricompensa per noi.

Festa greca giugno 2022 

Sulla scia di quell’entusiasmo abbiamo il piacere di invitarvi al primo Seminario di Danza Greca di quest’anno, domenica 20 novembre a partire dalle ore 15:00.

Seminario di danza - locandina

Il seminario si terrà presso la nostra sede di Via Testi 4/A a Parma ed è aperto a tutti, tenendo presente che Claudio e Stefano dedicheranno le prime due ore ai principianti, mentre dalle 17:00 circa si “apriranno le danze” anche per chi già sa ballare e per tutti i principianti che avranno piacere di restare.

Il costo del seminario è di € 15,00 a persona, a rimborso spese per l’affitto della sala.

*** Aggiornamento del 9/11: l’aperitivo per motivi organizzativi è rimandato al seminario di danza successivo, che si terrà il 18 dicembre ***

Vi chiediamo di confermare la vostra presenza possibilmente entro il 23/11 per permetterci di organizzare tutto al meglio.

Potete farlo scrivendo a segreteria@ellines-pr.it oppure contattando Francesca (348-7675540) o Claudio (340-0774518) via Whatsapp.
Vi aspettiamo numerosi!
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Corsi di Greco Moderno 2022-2023

In primo piano

Siamo lieti di comunicare la ripartenza dei corsi di greco moderno.

Visto il successo degli scorsi anni i corsi saranno online, tenuti da insegnanti madrelingua che forniranno anche le dispense per lo studio.
Il costo è di € 180,00, le lezioni hanno cadenza settimanale con inizio tra ottobre e novembre e termine a giugno.

I livelli sono così suddivisi:

- Base – Venerdì 19:00/20:00
- Intermedio – Lunedì 20:00/21:30
- Avanzato – Mercoledì 20:00/21:30

Chiunque fosse interessato può contattarci al +39-348-7675540 oppure all’indirizzo segreteria@ellines-pr.it

Pranzo in musica – 12 giugno 2022

Siamo ad invitarvi tutti domenica 12 giugno al parco San Rocco di S. Ilario d’Enza per un pranzo insieme e buona musica in compagnia degli Evi Evan!
Dopo tanto tempo senza eventi dal vivo vi aspettiamo numerosi!!

*** Aggiornamento 09/06: il menu comprende insalata greca, sfogliatine al formaggio e agli spinaci, tagliata di gyros, pane, bibita e dolce ***

Il biglietto di ingresso è di 15 euro.

L’evento inizierà alle 12:30.

La vendita dei biglietti chiude il 02 giugno per permetterci di organizzare tutto al meglio.

9 febbraio – Giornata Mondiale della Lingua e Cultura Greca

Μου δόθηκε να γράφω σε μια γλώσσα που μιλιέται μόνον από μερικά εκατομμύρια ανθρώπων. Παρ΄όλα αυτά, μια γλώσσα που μιλιέται επί δυόμισι χιλιάδες χρόνια χωρίς διακοπή και με ελάχιστες διαφορές. Η παράλογη αυτή, φαινομενικά, διάσταση αντιστοιχεί και στην υλοπνευματική οντότητα της χώρας μου: που είναι μικρή σε έκταση χώρου και απέραντη σε έκταση χρόνου.
~ Οδυσσέας Ελύτης, Λόγος στην Ακαδημία της Στοκχόλμης

Mi è toccato scrivere in una lingua che parlano solo pochi milioni di persone. Tuttavia, una lingua che viene parlata da duemilacinquecento anni costantemente e con minime differenze. Questa dimensione, apparentemente assurda, corrisponde anche all’entità del mio Paese: che è piccolo in estensione territoriale ma infinito in estensione temporale.
~ Odisseas Elitis, Discorso all’Accademia di Stoccolma

Il 9 febbraio è la Giornata Mondiale della Lingua e della Cultura Greca.

Questa data è stata scelta ufficialmente nel 2017 per riconoscere e celebrare questa lingua per il contributo che ha dato nei secoli alla formazione e sviluppo della civiltà occidentale, della letteratura e della cultura europea e mondiale, e coincide non casualmente con il giorno in cui si onora la memoria del grande poeta Dionysios Solomos, autore dell’Inno Nazionale Greco “Inno alla Libertà” (Ύμνος εις την Ελευθερίαν). Attualmente parlato come lingua madre da circa 14 milioni di persone tra Grecia, Cipro e il resto del mondo, il greco è la lingua su cui sono state fondate le scienze occidentali, specialmente l’astronomia, la matematica, la logica e la filosofia. Innumerevoli parole greche arricchiscono altre lingue, culminando nella terminologia medica internazionale, nella quale circa l’80% dei termini scientifici hanno una radice greca.

Esempio curioso di quanto il greco sia una lingua universale, sono i discorsi tenuti nel 1957 e 1959 da Xenofon Zolotas, ex Governatore della Banca di Grecia e Primo Ministro, alla Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo con sede a Washington, passati alla storia in quanto, salvo alcune preposizioni, articoli e congiunzioni, contenevano esclusivamente termini inglesi di origine greca (si possono leggere qui).

Quasi nessuna lingua è stata parlata ininterrottamente e così a lungo come il greco, utilizzato senza interruzioni nella medesima regione geografica per 40 secoli. La sua influenza, in quanto lingua del Nuovo Testamento e veicolo di pensiero nell’età d’oro di drammaturghi, scienziati e filosofi, ha contribuito a farla perdurare nel tempo.

Dobbiamo davvero molto agli Antichi Greci, non solo per aver posato le fondamenta della democrazia e della civiltà occidentale, ma anche per averci dato un linguaggio così ricco, che ha influenzato così tanto del nostro mondo.

La Comunità Ellenica di Parma e Reggio Emilia ha tra i suoi obiettivi quello di tenere viva sia la lingua che la cultura greca, e siamo molto fieri di essere riusciti a far partire anche quest’anno, nonostante le difficoltà, il corso di greco moderno accogliendo nuovi studenti che si approcciano per la prima volta a questa lingua.

RIAVVIO ATTIVITA’ DELLA COMUNITA’ ELLENICA DI PARMA E REGGIO EMILIA E CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

Cari amici e soci della Comunità Ellenica di Parma e Reggio Emilia,
BEN RITROVATI!
Dopo questo lungo e difficile periodo che ha coinvolto tutti noi, costringendoci a fermare gran parte delle nostre attività e a stare lontani, siamo pronti e determinati a ripartire, una ripartenza che però non può prescindere dal sostegno e dal desiderio di ripartenza che deve caratterizzare tutti noi della comunità.
Oggi, ancor più che in passato, è fondamentale il piccolo contributo che ciascuno di noi può offrire, dobbiamo riscoprire cosa il termine COMUNITA’ significhi davvero, perché la nostra associazione può sperare di sopravvivere a questo difficile periodo soltanto se la sopravvivenza della comunità è un interesse comune a tutti noi.
Nel recente passato l’associazione ha aperto la possibilità di avere soci effettivi ed eleggibili al consiglio direttivo che non fossero di origine greca. Questo è stato un atto dovuto visto il grande interesse e la vicinanza che gli italiani hanno manifestato nel corso degli ultimi anni e senza i quali non parleremmo oggi neanche più di comunità ellenica, ma abbiamo bisogno che anche i greci del territorio riscoprano il desiderio di tenere viva un’associazione che ha superato i venti anni di età.
Con un ritardo temporale dovuto al covid, siamo così a convocare l’ASSEMBLEA ELETTIVA DELLA COMUNITA’, per la data di sabato 20 novembre in prima convocazione alle ore 23.55 ed in seconda convocazione DOMENICA 21 NOVEMBRE 2021 alle ore 15 presso la sede della comunità in via L.Testi 4 a Parma. Le votazioni avranno termine alle ore 18.
L’assemblea elettiva sarà preceduta, dalle ore 14.30 di DOMENICA 21 NOVEMBRE, dalla relazione dell’attuale consiglio direttivo sull’operato di questi tre anni di mandato.
Chiunque volesse proporre la propria candidatura, purché in regola con la normativa statutaria, è tenuto ad avanzare proposta scritta indirizzata all’attuale presidente della comunità preferibilmente prima del giorno delle elezioni stesse, scrivendo all’indirizzo claudio.cozzi.88@gmail.com. *
Per i motivi di cui sopra, tutti noi del consiglio ci auguriamo di ricevere candidature, oltre ad una vasta presenza in assemblea elettiva.
Dallo stesso mese di Novembre stanno anche ripartendo le nuove lezioni di lingua, che si svolgeranno se possibile in presenza nella sede della comunità in via Testi a Parma e in modalità a distanza su piattaforme online, grazie alla disponibilità delle nostre insegnanti ed alla volontà degli italiani di imparare la nostra lingua. Se quindi ci fossero persone interessate a questa attività, siete pregati di contattare il numero 3400774518.
Per chi decidesse di seguire le lezioni in presenza sarà necessario, almeno fino ad eventuali nuove disposizioni governative, il possesso del green pass.
Fino alla fine dell’anno in corso non riusciamo purtroppo ad organizzare nuove lezioni di danza, che ci auguriamo però possano riprendere al più presto nel 2022.
Per il consiglio direttivo della comunità,
Il presidente Claudio Cozzi Kefalos

*si ricorda che tutti i soci sono sia elettori che eleggibili, con unica remora rappresentata dalla possibile elezione, all’interno del consiglio direttivo di cinque membri, di un unico rappresentante che non abbia origini greche o cittadinanza greca acquisita e che quest’unico membro non possa poi rivestire la carica di Presidente o Vicepresidente.

CENNI STORICI 1453 – 1830

In primo piano

Dopo la caduta di Konstantinopoli nel 1453, l’espansione dell’Impero Ottomano, nel territorio greco e non greco, ha dato inizio ad un periodo di sottomissione dei Greci, con condizioni dure e difficili. Una schiavitù avente come scopo principale l’eliminazione della ”’entità” greca. Come nella rivoluzione Francese l’ Illuminismo che la precedette alimentò con degli ideali e dei principi gli uomini che avrebbero cambiato la storia Francese, cosi anche nella rivoluzione Greca gli “illuminati” greci in tutta Europa fecero conoscere le loro idee basandosi sull’antica filosofia greca e con immenso amore verso la loro patria fondarono le basi per la promettente idea della LIBERTÀ.


“FILIKI ETERIA”

Nel 1814, ad Odessa, in Russia, tre commercianti, Nikolaos Skoufas, Emmanouil Xanthos e Athanasios Tsakalof, fondarono una organizzazione segreta il cui scopo principale era l’inizio di una ben organizzata preparazione della rivoluzione dei Greci. Questa organizzazione segreta si chiamava Filiki Eteria. Mentre all’inizio il loro operato era lento, durante il 1820 si è espanso in tutte le regioni della Grecia e in tante colonie greche all’ estero. Tra i suoi associati c’erano tanti scienziati di allora, uomini delle arti e delle lettere, uomini potenti e anche uomini della chiesa che avevano un ruolo molto importante all’iniziazione dei nuovi soci con un sacro giuramento. Ai primi mesi del 1821 si contavano dieci mila soci. Avevano superato le loro aspettative.

Nel 1818 la sede venne trasferita da Odessa a Konstantinopoli, cioè nel cuore dell’Impero Ottomano, mentre nello stesso anno moriva Skoufas . Tuttavia, nonostante l’importante perdita di Skoufas, la sicurezza data dall’espansione del movimento, spinse gli altri membri fondatori a cercare una grande personalità come guida principale della Filiki Eteria per avere maggiore credibilità e fascino. Nel 1820 capo della Filiki Eteria diventava Alexandros Ipsilantis.

L’ INIZIO DELLA RIVOLUZIONE
La rivoluzione greca ha avuto inizio nei primi mesi del 1821. Mentre nella Moldavia e nella Vlachia non ha avuto successo, nella parte meridionale della Grecia è riuscita ad affrontare l’esercito Ottomano e a controllare il Peloponneso, la Sterea Ellada e alcune isole del mar Egeo. La rivoluzione nel Peloponneso ha avuto inizio nel Marzo del 1821.
Nel periodo 1821 – 1825, i rivoluzionari hanno potuto controllare tutto il sud, con battaglie sulle montagne, e senza un esercito organizzato. In questi luoghi, l’ esercito avversario non poteva infatti affrontarli facilmente. Dall’inizio della rivoluzione, i musulmani del Peloponneso e della Sterea Ellada sono stati chiusi nelle fortezze e nelle città fortificate. Alla fine di Maggio del 1821, gli Ottomani avevano solo la Tripolitsa e le fortezze. I rivoluzionari avevano invece il controllo in campagna, nei paesini e nelle città prive di fortezze. Fino agli inizi del 1822, oltre al Peloponneso, avevano partecipato alla rivolta anche la Sterea Ellada, Creta e la maggior parte delle isole del mar Egeo, alcune zone di Epiro, della Thessalia e della Macedonia.
A metà del 1822 gli Ottomani avevano perso una grande parte della Grecia. La rivoluzione aveva prevalso però solo nelle zone dove abitavano pochi musulmani e si era lontani dai centri militari. In Epiro, Thessalia e Chio, i rivoluzionari non erano riusciti a resistere e gli Ottomani erano riusciti a soffocare la rivolta nell’ estate del 1822.
I due fatti più importanti dei primi due anni della rivoluzione erano la caduta di Tripolitsa (sede dell’amministrazione Ottomana e dell’esercito del Peloponneso) e la Battaglia di Dervenakia. In questa circostanza Theodoros Kolokotronis ha ottenuto una delle più importanti vittorie di quel periodo. Tramite questa vittoria, i rivoluzionari hanno potuto consolidare la loro dominazione in tutto il Peloponneso.
Per il Sultano la rivoluzione era un colpo di stato contro il suo potere legale. Il Patriarcha e il Clero di grado superiore, oltre che i Fanariotes, avevano la qualifica di ufficiali superiori dell’Impero Ottomano. Perciò il Sultano, valutando inefficace l’operato degli ufficiali che avrebbero dovuto difendere l’impero ottomano, ne fece giustiziare diversi. Tra questi ultimi anche Gregorio V. In altre città i musulmani avevano ucciso degli ortodossi e distrutto le loro proprietà volendo spargere terrore per evitare ulteriore espansione della rivolta in altre zone. Il Sultano non aveva mandato sin dall’inizio un esercito forte per sopprimere la rivoluzione, sottovalutando le capacità dei rivoluzionari. Considerava i Greci incapaci senza l’aiuto della Russia.

FONDAZIONE DELLO STATO GRECO – I ASSEMBLEA NAZIONALE
Dai primi giorni della lotta i rivoluzionari avevano organizzato la gestione del nuovo stato greco, controllata da cittadini distinti. Alla fine del 1821 a Epidauro si è realizzata la prima assemblea nazionale con la partecipazione dei rappresentanti da tutto il territorio greco con l’ obiettivo di creare una gestione centrale, che avrebbe coordinato la Rivoluzione. Questa prima assemblea ha proclamato l’esistenza politica della Nazione, ha votato una Costituzione liberale, il regime provvisorio della Grecia, ed ha nominato con delle elezioni un’ amministrazione centrale. La Costituzione ha realizzato la distinzione dei poteri ( legislativo, giudiziario ed esecutivo). Il potere centrale era nelle mani di persone importanti, soprattutto politici, ma non i capi militari che lottavano in prima linea e con i loro successi avevano guadagnato il supporto del popolo. Purtroppo però, questa amministrazione centrale non era ancora abbastanza forte, perché non avevano a disposizione denaro per poter organizzarsi meglio e controllare la nazione.

II ASSEMBLEA NAZIONALE
Nella primavera del 1823 ha avuto luogo la seconda assemblea nazionale, nella città di Astros, nella regione di Arcadia. Durante questa assemblea è cambiata la Costituzione, si é potenziata l’ amministrazione centrale e tramite elezioni hanno istituito il nuovo potere esecutivo e legislativo. Dopo la fine di questa assemblea, alcuni capi militari e alcuni uomini di potere, originari di Peloponneso, sono rimasti delusi non ricevendo alcuna nomina. In questo modo sono stati formati due gruppi avversari, quelli che appoggiavano una amministrazione centrale e quelli che volevano mantenere i loro privilegi ottenuti durante il periodo Ottomano. Il loro scontro ha portato a due guerre civili ( 1824 e 1825 ). La vittoria è stata ottenuta da chi voleva creare uno stato centralizzato con istituzioni liberali.

LA POSIZIONE DELLE GRANDI FORZE
La vittoria durante la guerra e le nuove istituzioni politiche non sono bastate per incoronare con successo la rivoluzione. Doveva essere sostenuta e riconosciuta dalle grandi forze di quel momento storico ( Il Regno Unito, la Russia, l’Austria, la Francia e la Prussia), un momento della storia in cui tutte queste forze erano però contrarie ad ogni movimento rivoluzionario. Quando ebbe inizio la Rivoluzione Greca, le Grandi Forze, compresa la Russia ( i rivoluzionari contavano sul suo sostegno) erano contrarie. Hanno iniziato a cambiare atteggiamento dopo il 1822, e la causa principale era il loro antagonismo su chi avrebbe avuto il controllo del Mediterraneo.
Il 1825 è un anno decisivo per la Rivoluzione. Gli scontri civili diminuiscono, però un attacco ben organizzato degli Ottomani minaccia i greci. Il Regno Unito e la Russia cambiano atteggiamento verso i Greci rivoluzionari e questo cambiamento porta finalmente alla formazione di un libero e indipendente Stato Greco.
Agli inizi del 1825 Ibrahim arriva in Peloponneso e ne occupa una gran parte. Nello stesso periodo inizia la sua battaglia anche Kioutachis che occupa la Sterea Ellada occidentale e inizia l’assedio di Messologhi. Dopo la caduta di Messologhi del 1826 ed entro il 1827, Kioutachis riesce ad occupare il resto della Sterea Ellada mentre Ibrahim occupa quasi tutto il Peloponneso. I Greci hanno cercato di affrontare sia Ibrahim che Kioutachis, ma senza successo. I rivoluzionari controllavano solo le isole di Egina, Poros, Idra, Spetses, Samos e Cicladi, Nauplio, Argolide, Korinthia, Megara e dintorni, e Mani che fin quel momento era riuscita ad affrontare gli attachi di Ibrahim. La disperazione si era impadronita dell’anima dei rivoluzionari.

L’ ASSEDIO E L’ ESODO DI MESSOLOGHI ( APRILE 1826)
L’ assedio di Messologhi è una delle pagine più drammatiche della Rivoluzione. E’ durato un anno ( Aprile 1825 – Aprile 1826 ) ed era la prima volta che l’esercito Ottomano non si era fermato durante l’ inverno. La citta era assediata sia da terra che da mare. Il popolo soffriva di fame e di sete. Quando hanno visto che non c’era speranza, la notte del 10 Aprile del 1826 hanno tentato l’Esodo cercando di uscire dalla città, attraversando le forze del nemico armato per arrivare ad un posto sicuro. La maggior parte di loro sono però stati uccisi e i restanti sono stati presi prigionieri. La pagina di Messologhi ha commosso tanti filoellenici in diversi paesi europei. E’ diventato soprattutto il simbolo della lotta per la Liberta ed ha dimostrato che la Rivoluzione dopo cinque anni aveva creato una nuova realtà: gli assediati avevano rifiutato tutte le proposte per consegnarsi e preferito l’Esodo.


III ASSEMBLEA NAZIONALE

Nella primavera del 1826 è stata realizzata la terza Assemblea Nazionale in un clima pesante, dovuto alla caduta di Messologhi. Visti i rischi che stava affrontando la Rivoluzione, la terza Assemblea ha affidato il Governo ad una Commissione amministrativa della Grecia, commissione formata da undici persone che avrebbero potuto prendere decisioni veloci. Contemporaneamente ha chiesto all’ambasciatore Britannico di Konstantinopoli, di fare da intermediario con il Sultano. Pur rischiando di perdere tutto, i Greci erano pronti ad accettare una autonomia limitata all’interno dell’ Impero Ottomano.
La terza Assemblea sospende tuttavia i suoi lavori a causa della guerra. Nel Marzo del 1827 si vota la nuova costituzione, una costituzione particolarmente democratica e liberale per quei tempi. Inoltre viene eletto governatore della Grecia Ioannis Kapodistrias. Però sul fronte della guerra, la rivoluzione era pronta a spegnersi. All’ ultimo istante viene salvata dal Regno Unito, dalla Russia e dalla Francia che avevano cambiato atteggiamento ed appoggiando i Greci, ognuno per i suoi motivi. Nell’ autunno del 1827, al porto di Navarino nel sud di Peloponneso, navi Britanniche, russe e francesi, distruggono la flotta di Ibrahim. Nell’ estate del 1827 la Rivoluzione aveva rischiato di spegnersi, ma nell’autunno dello stesso anno i Greci speravano ancora di poter ottenere la loro autonomia.

La Battaglia navale di Navarino, Peloponneso, 1827


LA FORMAZIONE DELL’ AUTONOMO STATO GRECO

Il problema più importante che doveva affrontare Kapodistrias era Ibrahim e gli Ottomani. Nel 1828 questi possedevano ancora gran parte del Peloponneso e della Stera Ellada. Inoltre doveva risolvere definitivamente due questioni che riguardavano l’entità dello stato greco: sarebbe divenuto uno stato indipendente o uno stato autonomo pagando ogni anno la tassa di sottomissione all’ Impero Ottomano? E quali regioni avrebbe avuto?

Le soluzioni di entrambi i quesiti erano strettamente legate a ciò che desideravano il Regno Unito, la Francia e la Russia. Inizialmente tutte e tre appoggiavano per uno stato autonomo con confini limitati. Kapodistrias che era un diplomatico molto capace, cercava di ottenere invece lo stato indipendente. La posizione del Regno Unito è cambiata quando nel 1828 il Sultano ha perso la guerra con la Russia. Per limitare l’influenza Russa, il Regno Unito propone per il nuovo stato greco uno stato indipendente. Tutte e tre le forze si accordano così per fare avanzare l’esercito Francese che era riuscito a mandare via l’esercito di Ibrahim da Peloponneso. Nel 1829 i militari Ottomani erano stati mandati via dalla Sterea Ellada. Alcuni erano però ancora ad Atene, a Lamia, e a Eubea, rifugiati nelle fortezze.
Nel Febbraio del 1830, Regno Unito, Francia e Russia hanno proclamato a Londra la completa e assoluta indipendenza politica della Grecia. Con il protocollo di Londra del 1830 si è creato lo Stato Greco con regime monarchico. Inoltre vengono definiti i suoi confini al Nord con una linea che partiva dal fiume Acheloos e finiva al fiume Sperchios.

200 ANNI DALL’INIZIO DELLA RIVOLUZIONE GRECA

In primo piano

Il 2021 é un anno molto importante per la Grecia, anniversario di 200 anni dall’inizio della rivoluzione greca dopo 400 anni di occupazione dell’impero ottomano. Una rivoluzione alimentata da diversi fronti.
Inizialmente dall’ Illuminismo Greco con il contributo di personaggi delle arti e delle lettere, Greci e non solo, che hanno diffuso idee ereditate dall’antica filosofia greca e dalla profonda fede in Dio, e che hanno coltivato il grande ideale della LIBERTÀ.
In secondo luogo é stato molto importante il ruolo della “Filiki Eteria”, la quale ha riunito tutti i greci, ignorando qualsiasi diversità tra loro. Il suo unico scopo era la fratellanza, l’unione e il comune cammino verso la liberazione.

La partecipazione della Chiesa greca era altresì di grandissima importanza: tramite gli arcivescovi, compresi quelli di Fanari, ma anche tramite i semplici preti che hanno avuto un ruolo attivo nella Filiki Eteria. Durante i 400 anni di schiavitù, la chiesa con la sua presenza ha sostenuto e mantenuto vive la lingua e le tradizioni greche con l’insegnamento nelle scuole segrete e appoggiando gli ideali dei greci tormentati. Il ruolo della chiesa è stato importante anche durante la rivoluzione, sia partecipando attivamente alle battaglie, sia offrendo protezione, denaro, armi e cibo ai rivoluzionari.
Non si deve tralasciare inoltre l’importante sostegno delle donne nella rivoluzione. Alcune di loro, come Manto Maurogenous e Mpoumpoulina hanno avuto un ruolo primario nelle battaglie, ma anche tante altre donne sconosciute che dimostravano il loro sostegno ai rivoluzionari con generi alimentari e armi. Donne che hanno mantenuto le famiglie con dei sani principi e valori, educando i figli alla lotta per la LIBERTÀ.

Infine non possiamo sottovalutare la sete per la libertà dei greci sottomessi. Nonostante si fossero fatte tante rivolte durante i 400 anni, nessuna di esse era riuscita a portare ad una vittoria per la mancanza di un fronte unico di carattere nazionale. Però il nutrimento dei loro credo e la loro natura rivoluzionaria, li ha portati a difendere e sostenere l’idea della rivoluzione nel corso dei secoli; il terreno era già pronto per la grande rivolta.
Nonostante la rivoluzione greca avesse anche dei punti oscuri, come la guerra civile o la guerra degli interessi, era caratterizzata dalla fortissima volontà di unione e fratellanza, con un unico obiettivo, LA LIBERTÀ.
Tante persone, conosciute e sconosciute, sono morte dimostrando grande spirito di sacrificio perché avevano un grande obiettivo, consegnare un paese libero e indipendente alle future generazioni. Noi, che oggi siamo chiamati a onorare la loro memoria e il nostro paese, non dimenticandoci della enorme gratitudine che dobbiamo loro. Nessuno di noi vorrebbe pensare a quanto diversa potesse essere la nostra vita senza la loro presenza eroica. Li ringraziamo e gli siamo grati per il dono che ci hanno offerto. Cerchiamo tutti insieme, avendo come arma la grande eredità che portiamo come Greci, di onorarli mettendo anche noi il nostro piccolo sassolino per il mantenimento e la diffusione della cultura greca e della nostra identità nazionale, ovunque ci troviamo. Per fare questo abbiamo l’appoggio di tanti filoellenici di varie nazionalità che con la loro presenza nelle nostre associazioni ci onorano e con il loro contributo fisico e mentale sostengono attivamente questo ideale.

Inizio corso di lingua greca 2020/2021

Carissimi soci ed amici della comunità ellenica di Parma e Reggio Emilia,

ci ritroviamo a scrivere in questo difficile periodo per annunciare che, pur tra diverse difficoltà e situazioni che rendono molto complicate, se non impossibili, le nostre attività annuali, il nostro corso di lingua greca è pronto per ripartire, da lunedì 19 ottobre.

Proprio grazie al rinnovato interesse dei nostri alunni “vecchi” e nuovi, e grazie alla disponibilità della nostra nuova insegnante madrelingua Maria, che affiancherà la nostra precedente insegnante Mery, avremo tre corsi di lingua, dai principianti agli avanzati.

Dopo confronto e discussione con le insegnanti, con gli alunni ed il consiglio direttivo, si sono definiti due corsi in aula, nella nostra sede di via Testi, il lunedì ed il giovedì dalle 18.00 alle 20.00 indicativamante, ed un corso che sarà inizialmente svolto online, questo per venire incontro alle esigenze di ognuno.

Sarà nostra cura, come comunità ellenica, lo svolgersi in sicurezza di queste lezioni, con un ambiente areato e sanificato, con il giusto distanziamento tra gli studenti, e con gli stessi che dovranno indossare la mascherina durante tutta la durata della lezione.

Se qualcuno fosse interessato al nostro corso principianti, può telefonare ai numeri 3400774518 o 3206156862 ed avere tutti i chiarimenti necessari.

Per quanto riguarda il corso di danze tradizionali greche, siamo costretti per cause di forza maggiore, a rimandare al futuro eventuali aggiornamenti, in quanto ad oggi e con le attuali disposizioni di legge, si rivela molto complicata l’organizzazione di un corso di questo tipo da parte di una associazione culturale.

I corsi di lingua e di danza sono tra le attività che in questi anni più hanno contraddistinto la nostra comunità, garantendo alla stessa anche una continuità, una sostenibilità ed una vera e propria sopravvivenza, quindi faremo tutto quanto è nel nostro potere per garantirne la continuità.
Non nascondiamo però le difficoltà di questo particolare anno, dove per prima cosa vogliamo garantire la sicurezza e la tranquillità di persone che sono diventate amiche della comunità, prima che allievi o danzatori.

Uno degli insegnamenti che possiamo trarre dall’anno che stiamo vivendo e che può essere ancora più utile per una comunità come la nostra, è che per andare avanti è necessario il sostegno di tutti, da soli possiamo fare poco, in tanti si possono invece raggiungere diversi obbiettivi.

Per il consiglio direttivo,
Il presidente Claudio Cozzi Kefalos

Sostegno all’Ospedale di Parma

Cari amici e soci della Comunità Ellenica di Parma e Reggio Emilia,

in questo drammatico periodo che sta sconvolgendo il mondo intero e quindi anche le nostre nazioni più vicine, Grecia e Italia,
tutti noi ci sentiamo inermi e vorremmo provare a fare qualcosa per chi più ne ha bisogno.

Per questo motivo, il consiglio direttivo della comunità ha deliberato una donazione verso l’ospedale di Parma, duramente provato dagli eventi, di 2500 euro, già utilizzati per l’acquisto di DPI e di caschi da ventilazione, in particolare dal reparto di Anestesia e Rianimazione.

Si tratta di una donazione molto importante per la nostra comunità, resa possibile grazie al contributo dei nostri corsisti di lingua e di danze tradizionali, a coloro che sono riusciti negli ultimi anni a partecipare agli eventi della comunità e a chi ha sempre aiutato nell’organizzazione e nella gestione degli stessi.
Grazie a tutti davvero.

Noi del consiglio ci auguriamo che questa situazione possa risolversi il prima possibile per tornare a vivere insieme i nostri momenti conviviali.

Ultimo grazie infine ad un ex corsista di lingua, Andrea Bonetti, che è stato il contatto interno dell’ospedale di Parma, a garanzia del buon esito della donazione, collaborando si possono ottenere sempre risultati migliori.

Per il consiglio direttivo della comunità,
il Presidente
Claudio Cozzi Kefalos